
Le parole di mister gialloblù Attilio Tesser il giorno seguente la vittoria col Pontedera, che ha riportato il Modena in serie B.
“Sono molto di più le partite fatte in B che in C. Ho avuto la fortuna di avere sempre al mio fianco società che mi hanno supportato. Arrivato alla mia età non ho bisogno di dimostrare nulla, voglio solo continuare a fare il mio lavoro col mio staff e i ragazzi sempre con la stessa passione. Momento chiave? Non ce n’è stato uno. Però per me è stato quando abbiamo vinto con la Viterbese tra i fischi, e dopo abbiamo vinto tre partite di fila. Dopo lo stop del Covid, abbiamo incontrato di fila Entella-Reggiana-Cesena. Fare 7 punti è stato molto importante. Questi sono i momenti chiave se vogliamo chiamarli così. Le quattoridici vittorie di fila rappresentano una forza del gruppo. Cambio tattico? Le tattiche non vincono, vincono le motivazioni. Ci siamo ritrovati un po’ per necessità, e quando invece ne siamo usciti avevamo trovato il nostro equilibrio. Mercato? Vorrei ringraziare anche chi se n’è andato. Hanno dato tutti un contributo importante, sia in partita che in allenamento, come Maggioni, Rabiu e Castiglia. Molte vittorie oltre al 90′? Il mio culo. Scherzo, a volte c’è un pizzico di fortuna. Se guardiamo tutte quelle partite abbiamo sempre dominato. Noi non ci siamo mai pianti addosso, e lo potevamo fare. Una o due poteva essere un caso, quattro o cinque significa che questa squadra ha un cuore o un’anima. Il gol di Gagno un segno del destino, ma il rigore all’87esimo non doveva esistere. Come non mi è piaciuta l’ammonizione di Gagno da diffidato prima del derby. Episodi avvenuti sempre con lo stesso arbitro (Tremolada ndr). Queste cose non mi sono piaciute affatto. Azzi terzino? Quando il direttore me lo ha portato io ho pensato che cosa ci faceva qui. Potevamo solo impostarlo da terzino o da attaccante, non avendo lui mai giocato col rombo. E’ stato estremamente determinante per noi. In B però dovremo trovargli una collocazione, perché è un altro campionato”.
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