MODENA, TESSER: I GIOVANI? HANNO GIOCATO TUTTI PIU’ DI 20 PARTITE. CON LA FAMIGLIA RIVETTI I RAPPORTI SONO E RESTERANNO OTTIMI”

La classica conferenza stampa di mister Tesser in vista dell’ultima partita di campionato, quella di domani sera al Braglia contro il Sudtirol, è stata incentrata soprattutto sul futuro del tecnico gialloblu e sulle voci che si sono rincorse in questi giorni. “Sarebbe stato meglio non fossero uscite certe notizie – ha detto il mister canarino – ma ognuno si comporta come ritiene di doversi comportare. Ormai mi state facendo da procuratori. Non mi meraviglio di niente, sono nel calcio da tanti anni. Io ho lavorato bene in settimana coi ragazzi come ho sempre fatto. Ho parlato con la proprietà, parleremo ancora e vedremo come andrà a finire. Ho grande stima per la famiglia Rivetti e accetterò le decisioni che verranno prese. I miei rapporti con la società sono e saranno ottimi, abbiamo due anni di risultati e di guardarci negli occhi con il Presidente. Ci sono un paio di cose che potrei dire, ma non le dico. Io non sono di primo pelo e mi accorgo di quello che succede, attendo una comunicazione della società“.

E’ stato un campionato di serie B di elevata difficoltà – ha continuato il mister gialloblusabato ci siamo trovati dopo aver conquistato la salvezza con tre gare d’anticipo, un occasione che non abbiamo preso. Peccato, ma quando i ragazzi si impegnano e danno tutto non posso dire nulla. L’occasione c’era ma daremmo un messaggio clamorosamente sbagliato se si pensava che l’obiettivo fossero i play off, con la proprietà abbiamo sempre parlato solo di salvezza e l’abbiamo conquistata con largo anticipo. Penso che la qualità migliore sia stata proprio la tenuta del gruppo ed essere riusciti sempre, a parte l’avvio di campionato a restare fuori dalla zona play out, dalla quale è sempre difficile uscire. Noi quel traguardo l’abbiamo raggiunto a tre giornate dalla fine. Aver mantenuto sempre quella classifica in posizione centrale tra la 9ª e la 12ª posizione è stato importante e domani ci terrei a fare una buona partita anche per la nostra classifica, le squadre che sono sotto e sappiamo che sono squadre importanti, hanno fatto fatica più noi, alcune ancora rischiano, altre sono retrocesse quando avevano altri obiettivi. Ci sono poi tante cose che forse si sarebbero potute fare meglio, chi lavora sbaglia e tutti possono sbagliare. Questi sono i fatti e i numeri, poi ci sono le chiacchiere, ciascuno ha opinioni diverse, ma i numeri non mentono e dicono che l’anno scorso abbiamo centrato al primo anno l’obiettivo promozione, e quest’anno la salvezza in anticipo. I miei rapporti con la proprietà sono ottimi e lo saranno in tutti i casi, con la famiglia Rivetti, qualsiasi sia sulla loro scelta. A oggi non è così, vi assicuro, domani forse lo sarà, oggi no”. 

Come allenatore lo dico ai giocatori i primi giorni che li vedo“, prosegue Tesser. “Innanzitutto premetto che potrò sbagliare, ma cerco sempre di mettere in campo la miglior formazione possibile a seconda di quello che vedo in quel momento negli allenamenti, mi sono basato esclusivamente sul campo. Un giocatore che è andato via a Pisa, con me ha sempre giocato, non ho mai fatto una scelta legata al fatto se fosse stato con me già l’anno scorso o nuovo, l’allenatore mette avanti sempre la squadra che vede migliore, altrimenti sarebbe autolesionista, uno le cose le fa in buona fede, magari anche sbagliando. Per me il Modena è la mia famiglia e non mi hanno mai posto pensieri di questo tipo, ho sempre potuto lavorare liberamente sulle scelte. Avessi fatto scelte diversi forse avrei potuto fare qualche punto in più, ma forse anche qualche punto in meno, è qualcosa che non si può sapere“.

La questione dei giovani? Per me hanno giocato tanto, a parte Panada, tutti sopra le venti partite, più del 50% del campionato. Non valorizzo i giocatori? Nella mia carriera ne ho avuti tanti e hanno sempre giocato. La fiducia è l’averli scelti averli fatti restare e il fatto di fargli giocare più di 20 partite. Ponsi è stato spesso titolare, Cittadini ha giocato più di 20 partite, direi che c’è una crescita graduale, fisiologica. Credo che alla fine però quello che conti di più è la sostanza, il portare a casa un risultato”. 

Infine due considerazioni sul Sudtirol e sulla gara di domani sera al Braglia. “Quello che ha fatto il Sudtirol al primo anno in serie B è qualcosa che ho provato sulla mia pelle tre anni fa a Pordenone. Da neopromossi e considerati da tutti come squadra del fondo classifica siamo arrivati quarti come il Sudtirol e abbiamo fatto la semifinale play off e con grande rammarico. Quelle, però, sono annate che ti partono in una maniera particolare e riesci a costruire qualcosa di importante, ma quella è l’eccezione, la normalità è quella che abbiamo vissuto noi. Abbiamo puntato sulla squadra della scorsa stagione e siamo arrivati a conquistare la salvezza. Le anomalie di quest’anno sono stati il Sudtirol e le squadre retrocesse che partivano con altri obiettivi. Per domani abbiamo qualche problemino in più, Ferrarini è out, come Strizzolo che sarà comunque tra i convocati, abbiamo qualche problemino che non mi aspettavo con Diaw e Silvestri. Non ci sono comunque mai state scusanti in questa stagione e non ci saranno neppure domani, vogliamo fare una bella partita e non abbiamo pressioni e tensioni se non quelle di voler chiudere al meglio la stagione davanti ai nostri tifosi. Per la formazione devo vedere domani mattina perché ci sono due o tre problematiche che non mi aspettavo di trovare“.