MODENA, TESSER: “SIAMO PADRONI DEL NOSTRO DESTINO. FORTUNATO? NON SI VINCONO 14 PARTITE DI FILA PER CASO”

Le parole di mister Attilio Tesser alla vigilia dell’ultima e decisiva trasferta a Gubbio, in programma domani sera alle 21.

Tornerei ad esultare nella stessa maniera, ero molto felice. Mi dispiace non poter essere a Gubbio. E’ proseguita nel post partita quello che è successo in campo. Il Gubbio? Se la giocheranno tranquillamente. Mi aspetto una squadra che giocherà un calcio aggressivo, in maniera aperta e propositivi. Dovremo essere noi a fare una grande partita nel massimo rispetto del Gubbio. La formazione? Valuto tutto. Siamo arrivati ad un momento importantissimo del campionato, e l’esperienza conta, ma anche chi è subentrato ha fatto bene, portando freschezza. Dovrò fare le mie valutazioni. Partita decisiva? Sono sereno, siamo padroni del nostro destino. Il campionato finisce sabato prossimo, ma noi cercheremo di farlo finire prima. Faremo di tutto per portare a casa i tre punti. Partita importante ma per noi non deve cambiare nulla, consapevoli di avere una grossa opportunità ma guai a sottovalutare l’avversario. L’attacco? Chiunque entra è stato una forza, e questo è stato fondamentale. Quando c’è una squadra che da risultati bisogna stare attenti a fare le modifiche. In settimana ha avuto un po’ di febbre Silvestri, ma oggi si è allenato e domani credo ci sarà. Bonfanti ha fatto fatica a recuperare, e non si sente tanto libero. Molto probabilmente non ci sarà. Non importa chi gioca dall’inizio, tutti quelli che sono entrati hanno fatto altrettanto bene. Come ci si prepara? Spero che non ci sia il “braccino corto”, dovremo giocare con gioia e sciolti, avendo grande fiducia in quello che stiamo facendo. Il momento in cui ho capito di potercela fare? Ho sempre detto che questa è una squadra con dei valori, così come altre nel campionato. Man mano i ragazzi hanno imparato a convivere hanno cimentato il gruppo, trovando una grande fiducia, e questo non è facile all’inizio con una squadra nuova. Quando resti mesi senza attaccanti e vinci lo stesso, vuol dire che puoi fare qualcosa di importante. I ragazzi hanno dato tutto quello che potevano dare e sono stati straordinari. Io fortunato? Meglio essere fortunati che sfigati. Non penso che fare quattordici vittorie di fila sia fortuna. Alcuni è meglio lasciarli nel proprio brodo, che per noi è meglio così ci mangiamo i tortellini“.

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