Il Modena targato Melotti-Pavan è cambiato sicuramente sotto il punto di vista mentale, la squadra gioca meno timorosa e in modo più spensierato rispetto alla gestione Novellino. I canarini hanno cambiato qualcosa anche sotto il punto di vista tattico, dal 4-4-2 del tecnico campano a un più’ adatto 4-3-3. Il giocatore che ha dovuto cambiare maggiormente il suo modo di giocare, per adattarsi al nuovo schema di gioco è stato sicuramente Luca Nizzetto. L’ex Trapani prima giocava largo sulla fascia, nel centrocampo a 4. Ora si sta impegnando a giocare nei 3, sulla linea mediana. Proprio l’esterno ha parlato in vista della gara contro il Vicenza, la prima di due sfide che i gialloblù giocheranno al Braglia: “Se avessimo vinto a Bologna non ci sarebbe stato nulla da obiettare – dice Nizzetto – sarebbe stata una vittoria importante, 3 punti che avrebbero dato prestigio per l’avversario contro cui abbiamo giocato e animo alla piazza ed ai tifosi. Peccato perchè avremmo davvero meritato, ora chiudiamo la parentesi Bologna e guardiamo al Vicenza, partita difficilissima. Loro vengono da tanti risultati utili di fila. Noi siamo consapevoli della nostra forza, nel derby abbiamo fatto bene e penso che ora potremo dare fastidio a tanti. Il Vicenza è un’altra squadra rispetto alla gara di andata noi però stiamo meglio dal punto di vista mentale, veniamo da quattro gare positive, sappiamo che ce la possiamo giocare. Abbiamo preparato bene la sfida in settimana e proveremo a fare la partita“.
Il centrocampista si sofferma sulla sua nuova posizione in campo: “Per me non è una grossa novità, avevo giocato nei tre di centrocampo anche prima. Il mister mi sta insegnando un ruolo che conoscevo poco. Questo nuovo modulo in queste partite ci ha dato più equilibrio. Da quando abbiamo cambiato allenatore, chiunque ha giocato ha sempre dato il massimo, io sono a disposizione dell’allenatore. Il gol resta sempre un problema? In queste cinque partite non abbiamo preso gol, facciamo fatica a farli però la strada è quella giusta. Ora arriviamo con più frequenza in zona tiro anche se non segnamo, le occasioni le creiamo, continuiamo così e il gol arriverà“.
Così conclude il suo intervento il giocatore: “Sicuramente il piano psicologico è un componente fondamentale, quando vai in campo con la paura e il terrore di sbagliare è normale essere condizionati. I risultati ci hanno dato una grossa mano, siamo più sereni e penso che si veda. La compatezza? Penso che ci sia sempre stata, nei momenti difficili è dura dimostrarlo“.
Di Filippo Mattioli