SALVATORE MOLINA TRA CORSA, DRIBBLING E DOPPIO PASSO

Uno dei giocatori che si è messo maggiormente in luce in questa prima parte di campionato ad alti e bassi del Modena è sicuramente Salvatore Molina, che ha subito conquistato i tifosi con la sua corsa, i suoi cross, le sue serpentine e il suo caratteristico doppio passo. A Palermo, alla ripresa del campionato, ritroverà la squadra contro la quale ha esordito in B, nella gara d’andata. “E’ tutta un’altra squadra rispetto a quella che abbiamo affrontato alla prima giornata – spiega – il Palermo ora ha cambiato allenatore, si è calato meglio nella categoria e ha acquisito consapevolezza della sua forza. Noi ci stiamo preparando, soprattutto a livello fisico, ma anche molto a livello mentale”.

Salvatore, parliamo un po’ di te. Quando hai cominciato a giocare a pallone?
Prestissimo. Già all’asilo volevo giocare, ma allora, per entrare in una scuola calcio, bisognava avere almeno sei anni. Io non lo sapevo e me la prendevo con mio padre, che pensavo non mi volesse far andare a giocare. Poi entrai in una squadra del paese, la GGS di Garbagnate Milanese. Era la più comoda, la più vicina a casa e alla scuola.

Qual’era la tua squadra del cuore?
E’ sempre stata il Milan anche se poi, avendo fatto dieci anni nelle giovanili dell’Atalanta, ho imparato ad apprezzare anche la Dea. Stranamente però la prima partita di A che ho visto dal vivo è stata una dell’Inter, il Ronaldo Day, il giorno del ritorno in campo del ‘fenomeno’ dopo l’infortunio. Era la prima volta che entravo a San Siro e rimasi a bocca aperta per 45 minuti dall’emozione. La prima volta che ho visto il Milan è stato invece contro il Venezia. Ricordo che segnò Schevchenko.

Da ragazzino a chi ti ispiravi?
Mi piaceva Schevchenko perchè tifavo Milan e lui era quello che faceva gol, ma non posso dire di essermi ispirato a lui. Adesso ammiro molto Vidal, una mezzala che unisce quantità e qualità tecniche.

Come sei arrivato all’Atalanta?
Ho cominciato a 8 anni a fare dei provini con loro. Poi, due anni dopo, mi hanno preso negli esordienti e lì ho fatto tutta la trafila fino alla Primavera. Come ruolo sono sempre stato un jolly. Ho iniziato addirittura come prima punta, poi ho fatto la mezzala, il mediano a due, il terzino, un po’ di tutto. Per questo forse che anche adesso mi adatto così facilmente.

E l’esordio tra i professionisti?
E’ stato a Foggia. Sono arrivato lì dopo la partenza di Zeman e non è stato facile. Ho giocato tutta l’andata, poi ho avuto problemi alla caviglia e non sono più sceso in campo. L’anno scorso invece a Barletta ho giocato quasi tutte le partite, anche se nel periodo di Foggia avevo fatto meglio.

Quest’estate poi è arrivata la chiamata del Modena…
In realtà avrei dovuto arrivare già l’anno scorso, ma con l’infortunio che mi aveva tenuto fuori per tutto il ritorno c’era qualche preoccupazione. Poi hanno visto che avevo recuperato bene e sono arrivato quest’anno. Mi trovo molto bene. E’ una realtà più simile alla mia e più vicina a casa rispetto alle ultime in cui sono stato. Vivo in centro come altri miei compagni. E’ una situazione ideale, ho vicini sia il campo di allenamento che i negozi e non devo nemmeno usare la macchina.

C’è un tuo compagno con cui hai legato di più?
Ho legato bene con tutti, anche se quello con cui passo più tempo è Luca Calapai. Eravamo già assieme a Barletta e condividiamo anche la casa.

E l’esordio in nazionale?
Una grande emozione. Mister Di Biagio mi aveva già convocato quando allenava l’Under 20. Poi lui è passato all’Under 21 e io quest’anno ho esordito in B. Quindi mi ha fatto il regalo di convocarmi e di farmi esordire contro il Belgio.

Il tuo doppio passo ormai è diventato famoso. Dove lo hai imparato?
In realtà mi viene naturale. A Foggia mi riuscivano bene le sterzate, qui invece mi viene meglio questo. Mi serve per dribblare e servire dei buoni palloni ai compagni d’attacco.

Come occupi il tempo libero?
Da ragazzino mi piaceva pescare, ma adesso preferisco passarlo con la famiglia e gli amici.

GIOVANNI BOTTI
VIVO MODENA 22 GENNAIO 2014
www.vivomodena.it