STORIE DI SPORT: GUIDO DAVI’ IL ‘GAMER’ DEL CENTROCAMPO

Arrivato in sordina in un caldo pomeriggio d’agosto di un anno fa, Guido Davì è entrato nel cuore del tifosi grazie alla sua tenacia e determinazione in campo, qualità che l’hanno portato a diventare uno dei leader della squadra canarina.

Guido, come stai? Come sta proseguendo la preparazione?
Sto bene, anche se, come per il resto della squadra, ho passato un momento calcistico difficile. Da qualche giorno abbiamo cominciato il ritiro vero e proprio, aumentando i carichi di lavoro”.

Oltre a lavorare sul fisico, vi esercitate anche sul gesto tecnico, dopo aver passato lunghi mesi di inattività?
Si, il mister ci tiene particolarmente e, fin dal primo giorno, abbiamo lavorato sia sulla corsa che con il pallone tra i piedi. Adesso stiamo cominciando a fare anche le prime partitelle. Piano piano stiamo riprendendo la nostra forma fisica”.

Mi potresti tracciare un bilancio del tuo primo anno a Modena?
Sono soddisfatto di quello che ho fatto, anche se si può fare sempre meglio. Quest’anno spero di riuscire a dare maggiormente il mio contributo, magari segnando qualche gol in più”.

La scorsa stagione eri il vice-capitano. Dopo l’addio di Perna, sei stato promosso di grado?
Non è stato ancora deciso. Naturalmente sarei felice di indossare di nuovo la fascia di capitano, ma lascio la decisione nelle mani del mister”.

Sei nato e cresciuto, calcisticamente parlando, a Palermo. Sei rimasto molto legato a quel club?
E’ la squadra della mia città, nella quale sono cresciuto e con cui ho vinto anche uno Scudetto con la Primavera, con l’allenatore che l’ha riportata dalla Serie D alla C. Come Modena, Palermo è una piazza storica e importante che deve ambire a categorie superiori”.

Quali saranno, invece, gli obiettivi del Modena per la prossima stagione?
Cercheremo di dare il massimo in ogni incontro, e di non ragionare a lungo termine, ma pensare partita dopo partita. Siamo in Serie C e il risultato non è sempre scontato: dovremo cercare di fare gruppo e rimanere uniti”.

E’ ancora presto, ma si sta già pensando alla composizione dei gironi. Dove vedresti meglio il Modena? Nell’A, sulla carta più abbordabile, o nel B?

Il mercato vero e proprio non è ancora partito, perciò non si conosce ancora il potenziale valore delle altre squadre. Quindi aspettiamo di vedere come si evolverà la situazione. Indipendentemente dal girone in cui finiremo, sappiamo che la Serie C è un campionato duro e che ci sarà da lottare in ogni partita, a prescindere dall’avversario che affronteremo”.

Durante la quarantena, ti sei classificato al secondo posto nella modalità Ultimate Team di FIFA 20. Hai mai pensato di affiancare la carriera da gamer a quella di calciatore?

E’ una passione che ho fin da quando ero piccolo e fortunatamente durante gli anni ho avuto la possibilità di coltivarla. Sicuramente continuerò a giocare nel tempo libero”.

Ai tempi del Palermo hai giocato con calciatori del calibro di Cavani, Pastore e Miccoli. Che esperienza è stata?
Nel 2009/2010 vinsi il campionato Primavera e l’anno successivo, insieme a qualche altro compagno, fui aggregato alla prima squadra. E’ stato un anno bellissimo e che mi ha fatto crescere, avendo la possibilità di allenarmi con giocatori straordinari”.

A Modena, invece, è da un anno che ti alleni e giochi a fianco di Sodinha…
Penso che abbia caratteristiche tecniche anche superiori ai giocatori del Palermo con cui mi sono allenato. Sappiamo tutti che tecnicamente è fortissimo e speriamo che ci possa dare una grande mano quest’anno”.

Come ti trovi a Modena?
Sono stato benissimo finora e sono molto contento di essere rimasto. Il fatto di rimanere a lungo qui dipenderà da me e da quello che dimostrerò in campo”.

di Mattia Amaduzzi

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