
Il campionato di serie A 1963/64 rimane ancora oggi un unicum nella storia del nostro calcio. Fu infatti il solo in cui sia lo scudetto che la lotta per la retrocessione in serie B furono decisi con uno spareggio. Lo stesso giorno, il 7 giugno del 1964, si giocarono sia lo spareggio scudetto che quello salvezza. Il primo, disputato a Roma, fu vinto dal Bologna per 2-0 sull’Inter di Herrera, il secondo invece, si giocò a Milano e vide il Modena retrocedere in B dopo la sconfitta, sempre per 2-0, rimediata contro la Sampdoria. Eppure ai canarini sarebbe bastato davvero poco per evitare quello spareggio visto, tra l’altro, che in campionato, contro la Sampdoria avevano conquistato tre punti su quattro.
Il Modena, sulla cui panchina, dopo il pareggio interno contro il fanalino di coda Bari alla 21ª giornata, Mario Genta aveva sostituto Annibale Frossi, pareggiò tutte le ultime sei partite, compreso un autentico spareggio giocato contro il Messina al Braglia all’ultima giornata, e concluse il campionato con 27 punti, gli stessi della Sampdoria. Si dovette quindi giocare lo spareggio. In città c’era fiducia, visti i risultati ottenuti in campionato contro i blucerchiati, ma a Milano, in una torrida giornata di inizio giugno, la situazione fu completamente diversa. Un Modena in apnea si fece colpire due volte in contropiede dalla Samp che andò in vantaggio al 62’ con Barison e raddoppiò dieci minuti più tardi con Salvi. I canarini tornavano in B dopo soli due anni e a nulla portò nemmeno il ricorso per una presunta combine nella gara di campionato tra i genovesi e il Catania.
(GB)