TAIBI: “I TRE CHE SONO PARTITI GIOCAVANO POCO. TIFOSI DELUSI? LI CAPISCO”

Sicurmanente non è un periodo d’oro questo per il Modena, i risultati stentano ad arrivare, il mercato di Gennaio è stato deludente soprattutto nel finale se pensiamo che sono arrivati due giocatori (Fedato e Garritano) ma ne sono partiti 6, Nardini, Osuji, Luppi, Slivka, Gatto e Tonucci. Quando le cose non vanno, è usanza, che qualcuno ci metta la faccia. Oggi è successo in una sala stampa del Braglia gremita quando c’è stato il punto della situazione con presidente Antonio Caliendo, il direttore sportivo Massimo Taibi ed il tecnico, Walter Novellino.

Il gran cerimoniere è stato chiaramente Antonio Caliendo che ha fatto il punto sulle trattative non andate a buon fine per il Modena, vedi Galabinov e Bentivoglio, tirando in ballo parenti e padri dei giocatori, dirigenti e quant’altro. Per quel che riguarda l’attaccante del Livorno, il massimo dirigente canarino ha mostrato a tutta la platea il contratto che il giocatore amaranto avrebbe firmato per un prestito forse un po’ troppo oneroso per i canarini, contratto che non sarebbe stato depositato in tempo (dopo le 23, ora di chiusura delle trattative) e non avrebbe reso possibile il trasferimento a Modena del centroavanti. Si è parlato di tutto in questo confronto con la stampa, dalle trattative mancate, al campo in ottica Catania di sabato prossimo passando per il settore giovanile. Il patron si è detto entusiasta del settore giovanile giallo-blu e della scuola calcio canarina che lui ha chiamato “Academy”.

Finita l’intervento fiume di presidente, allenatore e ds ci siamo intrattenuti con il Direttore Sportivo del Modena Massimo Taibi con cui abbiamo (ri)fatto il punto sul Modena e specialmente sulle trattative che ha mancato di portare a termine nel mercato invernale: “Bentivoglio era già nostro, era fatta, da quattro giorni ero d’accordo con il suo agente ed il ragazzo era contento di venire a Modena. Lunedì ci siamo dati appuntamento per chiudere l’affare, ma tutto è saltato perchè i nuovi dirigenti che sono subentrati con la nuova proprietà hanno deciso di bloccare tutte le operazioni in uscita, quindi Simone Bnetivoglio è rimasto a Brescia. Galabinov? E’ stata una trattativa lunga, è andata avanti per settimane, è stata difficile. L’ultimo giorno di mercato il giocatore era indeciso, si è deciso solo negli ultimi minuti, abbiamo provato a scrivere in fretta tutti i documenti, sapevamo che sarebbe stato complesso e così è stato…“.

Continua il Direttore Taibi sulle cessioni “Sono usciti tre buoni giocatori, sono di proprietà nostra, vanno in prestito perchè hanno avuto poco spazio. Sono arrivati due ottimi giocatori. Ad essere sincero, sulla carta, ci siamo potenziati, un giocatore in più ci stava e se non è arrivato è colpa mia che non sono riuscito a portarlo“.

Fa “Mea Culpa” Taibi che guarda già alla prossima sfida con il catania, ma sempre con uno sguardo ai tifosi: “I tifosi sono delusi per il mercato? Li capisco, da addetto ai lavori e da tifoso sono deluso anch’io, i tifosi si aspettavano giocatori importanti che abbiamo provato a portare a Modena, non ce l’abbiamo fatta e il loro umore è comprensibile e giustificabile. Da parte nostra ci abbiamo messo il massimo per accontentarli e purtroppo non sempre tutte le ciambelle nascono col buco, il mercato disturba l’atleta. L’allenatore sta facendo gruppo con i giocatori che ha e da questo momento penso che faremo meglio. Play off? l’obiettivo minimo sono i 50 punti che vorrebbero dire salvezza, la nostra è una buona squadra, mi sembra un campionato non di eccelsa qualità e se saremmo in grado di inanellare qualche risultato di fila, vedremo…“.

Finisce il suo intervento, Taibi, concentrandosi sul settore giovanile: “Il nostro settore giovanile è cresciuto negli ultimi due anni e mezzo, abbiamo portato giovani in prima squadra, abbiamo tre nazionali che ci richiedono grandi squadre come Inter e Milan, questi risultati avvengono grazie ai nostri collaboratori e ai nostri tecnici che stanno lavorando bene. La Academy? I nostri piccoli sono il nostre fiore all’occhiello, ma hanno ancora tanto bisogno di lavorare…

Di Filippo Mattioli