TERNANA-MODENA, STORIA DI UNA SFIDA QUASI TABU’

Lo stadio Libero Liberati di Terni, era sempre stato, fino a un paio di stagioni fa, un vero e proprio tabu per le maglie canarine. Solo un gol di Checco Stanco nella seconda giornata del campionato 2012/13 è riuscito a sfatarlo con un 1-0 che ha rappresentato il primo successo in assoluto dei canarini in terra umbra. Anche un anno fa il risultato è stato parzialmente positivo, 1-1 con reti di Mangni e Antenucci su rigore, ma Pinsoglio dovette fare gli straordinari, soprattutto nella ripresa, per evitare di tornare a casa a mani vuote. In 46 anni e 13 incroci tra le “fere” umbre e i gialloblu, il Modena è uscito sconfitto da quel terreno ben 9 volte, di cui le prime 8 consecutive (3 invece i pareggi). Per conquistare il primo punto in quel di Terni ci volle solo la “Longobarda” di De Biasi, (0-0, ma grave infortunio ad un Enrico Fantini fino a quel momento tra i migliori). E le cose con i rossoverdi non sono mai andate troppo bene nemmeno al Braglia, da cui la Ternana è uscita vincitrice in ben sei occasioni, l’ultima due stagioni fa col rigore provocato proprio da Stanco e trasformato da Litteri all’ultimo minuto. Soltanto 4 invece le vittorie modenesi, tre, anche in casa, i pareggi.

Ma proviamo a ripercorrere la storia di questa sfida raramente banale e che ha offerto spesso intrecci interessanti, a partire dalla stagione 1968/69, quella del ritorno degli Umbri in serie B dopo 20 anni, firmato da Corrado Viciani, il profeta del “gioco corto”. Un Modena in grande difficoltà si giocò la salvezza proprio al Liberati all’ultima giornata e fu sconfitto per 2-0 da una Ternana che aveva già vinto all’andata al Braglia. La buona stella canarina aveva però ancora l’accento umbro. La vittoria di un tranquillo Perugia sul Lecco infatti, condannò alla C i lombardi mantenendo i gialloblu in B per un solo punto. Sempre all’ultima giornata, ma in una situazione più tranquilla, il Modena giocò a Terni anche l’anno successivo e fu di nuovo sconfitto. A segnare il gol della vittoria per i rossoverdi fu proprio Roberto Bellinazzi, “Baffo gol”, quello che poi sarebbe diventato uno dei bomber più amati della storia del Modena. Nei due anni seguenti, i canarini subirono 4 sconfitte su 4, l’ultima delle quali, nel 1972, vide protagonista tra i pali della Ternana un’altro futuro canarino, il portiere Gianfranco Geromel, l’uomo delle “battezzate”.

Col Modena retrocesso in C e la Ternana per la prima volta promossa in serie A, le due squadre non si incontrarono più fino alla stagione 1975/76, quando si ritrovarono tra i cadetti. Bellinazzi questa volta segnò per il Modena, ma fu di nuovo una doppia sconfitta, 2-0 a Terni e 4-2 al Braglia. L’anno successivo le due squadre furono accomunate da una grande impresa. Date entrambe per spacciate a tre giornate dal termine riuscirono a salvarsi ai danni di Spal e Catania, gli umbri conquistando sei punti su sei e i canarini vincendo all’ultima giornata contro un Monza in corsa per la A, in una partita divenuta storica. Il Modena la B l’abbandonò poi l’anno successivo, stagione 1977/78, una delle più disgraziate della storia gialloblu, mentre la Ternana rimase in corsa per la promozione fino alla fine. Anche in questo caso due successi umbri negli scontri diretti. Ternana e Modena si ritrovarono di nuovo di fronte dopo 15 anni, nel campionato 1992/93, sempre in serie B. Ancora una volta gli umbri si imposero in casa in una delle poche vittorie di una disgraziata stagione. Per i canarini di Frosio invece fu una tranquilla salvezza. Il resto è storia recente, dal già citato 0-0 del 2001, al 2-1 in rimonta subito dai “gialli” di Stefano Pioli nel 2005 (di Asamoah, Fattori e Di Deo le reti), con contestazione finale al tecnico canarino. Sempre quell’anno ci fu comunque il netto 4-0 rifilato al Braglia ai rossoverdi, mentre l’anno successivo proprio la Ternana subì la voglia di rivincita di Pioli, tornato al timone del Modena dopo lo sciagurato interregno di Maurizio Viscidi (2-0 con reti di Graffiedi e Bucchi). Degli ultimi due precedenti abbiamo già raccontato e domani, vigilia di Natale, la sfida si rinnova e, c’è da giurarci, sarà tutt’altro che scontata.

(G.B.)