
La grinta, il carattere, il non accettare di perdere ancora in casa e ancora con un rigore molto dubbio, anche in 10 uomini. Questi aspetti hanno consentito al Modena di portare a casa tre punti tanto importanti, quanto insperati per come si era messa la gara. “Contano i tre punti e conta vedere che questa squadra ha un anima o perlomeno un cuore – dice mister Tesser al suo arrivo in sala stampa – e poi la cosa più importante. Con questa tifoseria che al 90° ci stava incitando a pieno regime, questi ragazzi hanno dimostrato di lottare, di tenere duro e questo è un segnale importante di cuore, di gruppo di forza, e allo stesso tempo soprattutto anche di classifica“.
Il Modena però era partito bene, aveva avuto diverse occasioni da gol nei primi 20 minuti, con Minesso e Bonfanti soprattutto, poi dopo il rigore per la Lucchese, è andato un po’ in confusione. “Abbiamo avuto diverse occasioni nel primo tempo – ricorda Tesser – quella di Minesso è stata una bellissima azione, forse la più bella di tutta la partita, tutta in verticale con scambi di prima, siamo arrivati a un metro dalla porta ma purtroppo non l’abbiamo conclusa, prima c’era stata la traversa di Bonfanti, un gran tiro di Fabio Gerli ad inizio partita con una gran parata del loro portiere, poi il calcio di rigore sul quale lascio a voi giudicare. Tre rigori molto dubbi in tre partite cominciano ad essere troppi. Se ci sono se ne fischiano anche cinque, ma questi erano tutti quantomeno dubbi“.
“Alla fine del primo tempo ero particolarmente arrabbiato – continua il mister canarino – perché non c’era stata nessuna reazione, c’eravamo persi, forse non è nemmeno semplice ogni volta trovare quelle energie nervose, forse avevamo consumato un po’ troppo, visto che avevano giocato gli stessi del derby. Pensavo di fare dei cambi, poi vedendo in allenamento ieri e parlando con chi ha giocato mi avevano dato ampie garanzie. Invece qualcuno era un po’ più stanco, sotto l’aspetto nervoso soprattutto. Con i cambi abbiamo leggermente migliorato, poi sono usciti negli ultimi minuti il carattere e la voglia, abbiamo un po’ sofferto le loro ripartenze ad inizio secondo tempo, abbiamo anche rischiato, però dopo l’espulsione c’è stata una reazione ancora più forte. Paradossalmente l’espulsione ha fatto scattare la voglia e la forza di reagire anche in 10“.
Infine qualche considerazione su Marotta, tornato ad essere decisivo. “Di Marotta, mi si chiedeva anche in altre partite, che non stava andando, ed era un dato di fatto, anche lui lo diceva e in attesa di trovare una condizione migliore e anche un po’ per rotazione si è seduto in panchina. Però è sempre stata detta una cosa, è Marotta che ci deve portare avanti, perché è un giocatore importantissimo. Poi naturalmente deve andare forte anche lui perché se ci sono dei compagni che vanno più forte è giusto che giochino. Spero che con questi due gol si sblocchi, perché lui è un giocatore forte e sarà importante come è stato considerato“.
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