
Il Modena ha mancato il primo match point per tornare in serie B dopo sei anni. Il pareggio di Gubbio, contro una squadra per la verità ostica soprattutto tra le mura del Barbetti, e la contemporanea vittoria della Reggiana in casa con la Virtus Entella hanno rimandato tutto agli ultimi 90 minuti in programma sabato al Braglia. Di fronte i canarini avranno il Pontedera, che ha ancora qualche possibilità (anche se minima) di agganciare l’ultimo posto dei play off, mentre i granata di Aimo Diana faranno visita a un Teramo ormai fuori dai giochi. Il giorno dopo il match con gli umbri mister Attilio Tesser ha fatto due chiacchiere con la stampa, non avendo potuto farlo al Barbetti dal momento che era squalificato. “Nel primo tempo abbiamo giocato molto contratti, siamo stati lunghi, non abbiamo approcciato bene alla gara e siamo andati sempre a rincorrere e mai ad imporre il nostro gioco – ha detto Tesser commentando il match di Gubbio – abbiamo dato a loro tantissimo spazio e nei primi 45 minuti non siamo stati mai in partita. La scelta di Azzi centravanti? E’ figlia della gara di andata dove avevo visto che loro dietro non erano velocissimi e lui gli aveva creato grandi problemi segnando anche due gol. E’ chiaro che se poi non si riesce a giocare corti nella metà campo avversaria cercando la verticalizzazione, allora anche il tentativo di prenderli in velocità non funziona. Perchè Giovannini in campo così tardi? Perché Giovannini così tardi? Avevo già due attaccanti davanti strutturati e Mosti che era appena subentrato e quindi me lo sono tenuto per gli ultimi 15-20 minuti, abbiamo cercato con le due punte davanti di creare dei pericoli in area loro“.
”. Il mister gialloblu poi si è soffermato sulla situazione fisica della sua squadra che qualcuno ha definito ‘a corto di energie’. “Credo che la stanchezza sia più nervosa che fisica. Del resto solo poche settimane fa abbiamo giocato due gare, quella di Pesaro e quella con l’Ancona, ad alta intensità e non credo che si possa perdere condizione in 15 giorni. Anche l’atmosfera di festa e di attesa che c’è stata in questi giorni non penso abbia inciso. Anzi doveva essere un punto di forza in più e siamo dispiaciuti di non essere riusciti a fare contenti tutti quei tifosi che hanno trasformato lo stadio di Gubbio in un nostro stadio. Che fosse una partita non facile lo sapevamo, gli umbri sul loro campo avevano battuto Reggiana e Cesena”.
Uno degli aspetti in cui il Modena continua ad avere dei problemi sono i calci da fermo. Se ne battono tanti, tra calci d’angolo e punizioni, ma non si riesce a sfruttarli. “Quello dei calci piazzati è un dato veramente importante e ne avevo già parlato in precedenza. Abbiamo battuto calci piazzati come non mai in queste ultime partite ed è un assurdo concretizzare così poco. Dopo Pistoia, riguardando le immagini, si vede che abbiamo subito una grande occasione con Minesso proprio su calcio piazzato, il colpo di testa di Scarsella che l’ha fatta rimbalzare ed è andata sopra la traversa era da solo su calcio piazzato, poi la grande parata del portiere su Tommaso Silvestri. Purtroppo è un problema perché noi abbiamo fatto solo quattro o cinque gol su calcio piazzato. La cosa è un po’ migliorata ma ci mancano anche i gol su punizione diretta“.
Tesser preferisce però guardare subito avanti, agli ultimi 90 minuti, quelli di sabato 23 (inizio alle 17,30) contro il Pontedera. “Dobbiamo fare una settimana di allenamento con la massima concentrazione, ma anche con il sorriso – spiega il tecnico – con la consapevolezza di essere forti, senza esserlo non si fanno 85 punti in questo campionato, e di giocarci una chance importantissima per coronare un sogno che avevamo ad inizio stagione. Dovremo entrare in campo con fiducia, tranquillità, umiltà, ma anche giocare con maggiore intensità, senza la quale diventiamo anche noi una squadra normale. Se mi è già capitato in passato di giocarmi la promozione all’ultima giornata? Si, è successo con la Cremonese. Vincemmo 3-2 con il Racing Roma, ultimo in classifica, con un gol proprio di Fabio Scarsella all’87’”.
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