
Il Modena è atteso da un’altra trasferta complicata in questa prima fase del girone di ritorno, quella di Venezia. Partita che i gialloblu dovranno affrontare senza due giocatori importanti in difesa, Zaro e Ponsi, entrambi squalificati. “Senza Ponsi e Zaro possiamo giocare anche in maniera diversa da come abbiamo fatto nelle ultime partite – ha detto Paolo Bianco nella conferenza stampa pre gara – quest’anno abbiamo giocato in tantissimi modi e visto l’avversario e le squalifiche si può tornare a qualcosa di diverso. Gli infortunati? Oukhadda non recupera, Duca e Manconi invece si. Anche Oukhadda, Guarino e Strizzolo, comunque, li vedo correre bene e sono vicini al rientro“.
“Il Venezia è un avversario forte – continua il tecnico – che, come tutte le squadre di questo campionato, ha avuto un periodo di appannamento, che sembra però aver superato viste le ultime prestazioni. Voglio vedere in campo una squadra che è altrettanto forte come gruppo rispetto a quanto lo sono i singoli del Venezia, voglio una squadra che vada a Venezia a giocarsi la partita con il giusto atteggiamento. L’importante non sarà il modulo ma è andare in campo ed essere squadra vera contro una squadra che ribadisco essere molto forte. Domani dovremo sbagliare il meno possibile o non sbagliare affatto, dovremo essere al top in tutti gli effettivi anche quelli che subentreranno“.
Un Venezia che dispone di una coppia di attaccanti, Pohianpalo e Gytkiaer, molto forti fisicamente, e che il Modena dovrà affrontare senza il suo giocatore più fisico, Giovanni Zaro: “Loro hanno due attaccanti molto forti fisicamente e bravi sulle palle aeree – spiega il mister gialloblu – ma anche noi abbiamo dei difensori bravi sulle palle aeree e forti come Riccio, Pergreffi etc. Abbiamo studiato qualcosa sia in fase di possesso che di non possesso per evitare di fargli arrivare i palloni, poi speriamo che la strategia che abbiamo studiato in settimana sia quella giusta per metterli in difficoltà. Palumbo trequartista? Antonio l’importante è che sia in campo, poi il ruolo mi interessa poco. Lui riconosce da se lo spazio da occupare, io gli indicazioni poi nella dinamica della gara la posizione se le trova lui anche meglio magari delle indicazioni che gli ho dato io. E’ uno di quei giocatori che sa riconoscere gli spazi in cui andare a giocare. La società è stata brava a individuare in Palumbo un top per la categoria e la sua non è stata una operazione esosa come altre. A gennaio c’è stato chi ha bussato alla porta del Modena per Palumbo e offriva dieci volte tanto“.
Il tecnico canarino parla anche del suo collega del Venezia, Vanoli, che ha collaborato con Antonio Conte. “Vanoli, non ha lavorato solo con Conte, ha fatto anche un’esperienza importante in Russia con lo Spartak Mosca, una delle squadre più importanti del loro campionato. E’ bello affrontare allenatori che hanno fatto esperienze diverse dalle tue“.
Si parla poi del problema della difesa che prende troppi gol. “Io non lo vedo come un difetto – spiega Bianco – ma come un percorso di crescita. Io, oltre a quella dei giovani, vedo ad esempio anche la crescita di Cauz e Duca che, anche se non più giovanissimi, sono cresciuti tantissimo. Una delle cose che mi ha chiesto all’inizio la società è migliorare anche questi giocatori e per farlo devi farli giocare. E nel percorso di crescita c’è anche quello degli errori che sono da accettare. Tutti quelli che hanno avuto la possibilità di giocare sono cresciuti e, se dalla serie A non ce ne portano via qualcuno, il Modena avrà dei giocatori più forti. Se poi qualcuno dovesse partire certe volte può essere che il sostituto sia già in casa. Mondele, ad esempio, è un giocatore che sarebbe pronto per giocare, ma ha davanti uno come Gerli, quindi se Gerli dovesse mai partire può essere che il sostituto sia anche in casa“.