Il Mondiale brasiliano che sta appassionando tutti i calciofili del nostro paese, vede tra i partecipanti anche un piccolo pezzo della storia recente del Modena. Il capitano e prima punta del Ghana, infatti, è ancora una volta Asamoah Gyan, che molti ricorderanno come protagonista dei canarini di Stefano Pioli nel biennio 2004/06, gli ultimi a riuscire nell’impresa di conquistare i play off, prima della squadra di Walter Novellino. Arrivato a Modena neanche ventenne in prestito dall’Udinese, nella stagione successiva alla retrocessione dalla serie A, Gyan si fece subito notare per tecnica, fantasia, imprevedibilità, ma anche per una non sempre straordinaria freddezza sotto porta. In gol subito all’esordio da titolare, contro la Ternana, l’attaccante ghanese realizzò sette reti nella prima stagione, quella in cui il Modena perse i play off all’ultima giornata sul campo dell’Ascoli, e otto nella seconda, conclusasi invece con l’accesso agli spareggi promozione.
Memorabili alcune marcature, in particolare la doppietta contro il Brescia di Zeman con i canarini in 10 contro 11 e il gol della vittoria all’88’ contro il Torino di Gianni De Biasi.
In una squadra che poteva contare sui gol di Cristian Bucchi, Asamoah era il giocatore in grado di aprire le difese troppo chiuse e di trovare la giocata geniale, spesso anche partendo dalla panchina. Purtroppo la convocazione nella nazionale ghanese per il Mondiale di Germania, lo tolse a Pioli proprio alla vigilia della doppia sfida play off con il Mantova, squadra grintosa e dalla difesa arcigna contro la quale anche Bucchi faceva fatica. E senza la sua imprevedibilità i canarini non riuscirono ad andare oltre lo 0-0 in casa e uscirono di scena dopo un altro pareggio al Martelli, per la peggior posizione di classifica nella regular season.
In Germania intanto Asamoah esordiva da titolare proprio contro l’Italia e, nella gara successiva, segnava alla Repubblica Ceca il primo gol della storia del Ghana in un campionato del mondo. Quattro anni dopo, in Sudafrica, l’ex attaccante canarino, trasferitosi nel frattempo in Francia al Rennes dopo una parentesi di due stagioni nell’Udinese, sarà protagonista, nel bene e nel male, del grande Mondiale delle Black Stars. Nel bene per le tre reti contro Serbia, Australia e Usa, nel male per il rigore fallito al 94’ del quarto di finale contro l’Uruguay che avrebbe potuto signifcare la prima storica semifinale per una nazionale africana. Trasferitosi al Al-Ain, squadra degli Emirati Arabi, dopo una breve parentesi in Inghilterra al Sunderland, Gyan, nel frattempo divenuto capitano della nazionale ghanese oltre che miglior marcatore della sua storia, si appresta, a 29 anni, a vivere da protagonista il suo terzo Mondiale.
GIOVANNI BOTTI
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