C’è un giocatore del Modena che è in Brasile in occasione dei Mondiali, ma che, nonostante le sue buone prestazioni, non fà parte di nessuna delle 32 Nazionali che si contendono la Coppa del Mondo; si tratta di Thiago Cionek, il difensore brasiliano-polacco, di Curitiba.
Thiago, quali partite andrai a vedere?
Sicuramente assisterò alla gara tra Spagna e Australia, ma guarderò anche gli incontri che vedranno coinvolte Russia, Algeria e Iran.
La finale persa dal Brasile nel 1950 viene ancora oggi considerata come una sorta di lutto nazionale?
E’ una beffa che ancora brucia ai brasiliani. La Selecao perse 2-1 contro l’Uruguay, dopo aver condotto nel primo tempo per 1-0; c’erano 210.000 persone a vedere quella partita, un record ancora oggi imbattuto. Per fortuna quest’anno in brasile ci sarà l’occasione per riscattarsi.
Qual è il primo Mondiale di cui hai memoria?
Quello del 1994, quando il Brasile sollevò la Coppa del Mondo a distanza di ventiquattro anni dall’ultima volta. Con i miei compagni nello spogliatoio dico sempre che il mio idolo è Roberto Baggio, perché sbagliò il rigore decisivo. Il Brasile non partiva da favorito ma grazie anche a un Romario in stato di grazia riuscì a compiere una vera e propria impresa. La finale con l’Italia non fu bellissima e riuscimmo a spuntarla solo ai rigori. Fu una vera e propria festa con la commovente dedica a Senna.
Nel 1998 invece le cose non andarono così bene per i verdeoro…
Quella volta la squadra partiva con i favori del pronostico e c’era Ronaldo all’apice della carriera. La sconfitta in finale con la Francia è stata una doccia fredda, ma il calcio è così. Ad ogni modo quattro anni dopo Scolari ha riportato la Coppa del Mondo in Brasile.
Se tu fossi il ct del Brasile, chi faresti giocare?
In questa squadra non c’è un vero numero 9 sulla falsariga di Romario, Ronaldo o Luis Fabiano. Mi piacerebbe vedere titolare Jo, mentre non mi convince molto Fred.
Nella Spagna gioca Diego Costa. In Brasile non hanno preso bene la sua scelta di giocare con le “furie rosse”…
E’ stato giudicato per quello che è apparso sui giornali. Sono sicuro che dietro a questa scelta ci siano delle valide motivazioni, ma la gente non le ha condivise. Per il Brasile sarebbe stato importantissimo. E’ il numero 9 che manca.
Anche tu hai la doppia nazionalità come lui. Se la Polonia si fosse qualificata ci sarebbe stata l’opportunità di giocare questa edizione della Coppa del Mondo?
Quando la nazionale polacca era in lotta per qualificarsi ammetto di aver sognato una chiamata in Brasile, anche perché, quello di disputare un Mondiale, è il sogno di ogni giocatore.
Rispetto all’Italia come si seguono le partite in Brasile?
Devo dire che la partita viene vista in maniera abbastanza simile; la differenza è che voi mangiate la pizza, mentre noi facciamo le grigliate.
Come vedi gli Azzurri?
L’Italia è una squadra di grande tradizione e insieme a Brasile, Spagna, Germania e Argentina è tra le favorite. E’ una formazione da temere e rispettare e il pubblico brasiliano si innamorerà subito di Andrea Pirlo.
E se fosse l’Argentina a trionfare?
Quello è lo spauracchio di tutti i brasiliani. Tra la Selecao e l’Argentina c’è una rivalità molto accesa e vederli festeggiare al Maracanà è qualcosa di impensabile.
Chi vincerà il mondiale secondo te?
Ovviamente spero il Brasile, ma attenzione anche a Germania, Spagna e Italia.
Non avevi detto che anche l’Argentina era tra le favorite?
L’albiceleste non può vincere al Maracanà…
Di Francesco Bedoni
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