DIRETTA GP UNGHERIA: DOPPIETTA FERRARI! UN SUCCESSO DI SQUADRA, VETTEL VA IN VACANZA DA CAMPIONE VIRTUALE!

Gli aggiornamenti giro per giro per il GP d'Ungheria

Grazie per averci seguito. Un saluto da Budapest, ora tecnici e piloti andranno in vacanza. Lo faremo anche noi, il prossimo appuntamento è fissato per domenica 27 agosto, per il week-end del GP del Belgio che precede il GP d’Italia del 3 settembre. Due week-end impegnativi dopo tre settimane di stop. Vi salutiamo con l’immagine di Fernando Alonso, sempre divertente a modo suo.

Buon divertimento e buon proseguimento sulle pagine di ModenaSportiva.

Ecco la classifica piloti:

Il pronostico era a favore della Rossa, ma Vettel ha avuto qualche problema. Il Cavallino ha sofferto nel finale, complici l’acuirsi del difetto allo sterzo ed il sopraggiungere (anche sul piano mentale) di Hamilton con la mescola più dura.
Ora si può dimenticare Silverstone. Si va in vacanza con un vantaggio in classifica piloti e con la consapevolezza della forza del Cavallino. Chapeau a Kimi ed anche ad Hamilton, che ha restituito la posizione a Bottas.

Ecco l’ordine di arrivo del GP Ungheria:

Marchionne è di poche parole, aveva criticato Raikkonen (“deve impegnarsi di più”), ma ora dovrà ritrattare. Kimi ha sfoggiato una gara stupenda, fondamentale, ed è stato eletto pilota di giornata.

E Hamilton ha rispettato l’ordine di scuderia, restituendo la posizione a Bottas dopo aver rallentato di qualche secondo! Podio Vettel-Raikkonen-Bottas. Giro veloce nel finale di Alonso, che ha finalmente concluso una gara e può ritenersi soddisfatto: è arrivato sesto con una McLaren tutt’altro che competitiva!

BANDIERA A SCACCHI! FERRARI DOMINATRICE DELL’UNGHERIA, GRANDE SUCCESSO DI SQUADRA COSTRUITO SABATO E CONCRETIZZATO OGGI. VETTEL TRIONFA SEGUITO DA RAIKKONEN, FONDAMENTALE NELLA SUA AZIONE DI “BODYGUARD”. SETTIMA VITTORIA ALL’HUNGARORING PER IL CAVALLINO.

Giro 67- Hamilton sembrava aver recuperato qualche decimo su Raikkonen, che però ha subito risposto ricacciando indietro l’inglese: 1.8 secondi il distacco fra i due.

Giro 66- Una ventina di chilometri alla fine, Verstappen è il più veloce in pista, è quinto. Sarebbe la seconda doppietta stagionale dopo Montecarlo.

Giro 65- Errore per Hamilton, che perde un secondo dalle Ferrari! Potrebbe essere decisivo ormai.

Giro 63- Si ritira Paul Di Resta, un attuale commentatore buttato nella mischia senza mai aver guidato una vettura turbo-ibrida. Non ha di certo sfigurato.

Giro 61- Hamilton continua a non avvicinarsi al punto da infastidire Raikkonen. Ma c’è un solo secondo tra i due e l’inglese sta dando il tutto per tutto.

Giro 59- Sono stati concessi “altri cinque giri” ad Hamilton per tentare l’attacco sulla Rossa.

Perché cinque giri ad Hamilton? Per via della temperatura dei freni anteriori che si starebbero surriscaldando.

Giro 56- Ci sono anche i doppiati ad alimentare le possibili sorprese. Raikkonen sarà fondamentale, mentre Hamilton probabilmente non rispetterà il termine dei “cinque giri” impostogli dalla Mercedes.

“Hai cinque giri per superare Raikkonen, poi devi ridare la posizione a Valtteri”, questa la comunicazione ad Hamilton. Ulteriore pepe allo spettacolo nel finale dell’Hungaroring.

Giro 52- Ci sono Vettel, Raikkonen ed Hamilton in un fazzoletto di poco più di due secondi.

Giro 50- Mancano ancora 20 giri, e sono tanti perché Raikkonen si sente in una posizione di sandwich. Bottas perde terreno, ma Hamilton è terzo ed è il vero problema.

Giro 49- Hamilton va davvero forte adesso, è praticamente ad un secondo da Raikkonen. Potrà azionare il DRS tra poco presumibilmente.

Giro 46- Hamilton è davanti a Bottas, ma ha platealmente lasciato passare il compagno. Un evidente ordine di Scuderia.

Altra piccola notizia negativa per la Ferrari: è stato risolto il problema alla radio di Hamilton, che adesso può comunicare con i suoi uomini. “Fatemi lottare con Bottas”, le prime parole dell’inglese.

Le Mercedes stanno arrivando, Kimi freme per andare più forte e chiede: “Seb sta andando al massimo? Fate qualcosa… mi mettono pressione da dietro”. E, si sa, le Mercedes con le mescole più dure (come in questo momento) vanno meglio.

Raikkonen chiede di passare, perché Vettel è in leggera difficoltà. Sarà colpa dello sterzo che “tira” a destra?

Giro 39- Super SORPASSO ALONSO, che entusiasma la folla nonostante la posizione in griglia. Sainz beffato.

Giro 38- Ci prova Alonso su Sainz, rischiando qualcosa. Alla fine deve accodarsi, lo spagnolo è nono in questo momento.

La ripartenza nervosa di Raikkonen dimostra la sua volontà di voler stare davanti a Vettel. Forse con un giro in più avrebbe potuto anche farlo, ma al muretto del Cavallino erano di altro avviso…

Giro 33- Vettel si ferma. 3 secondi di pit ed il tedesco prosegue senza alcun problema.

Giro 32- Anche Hamilton al cambio gomme. Sosta senza intoppi, ma è sempre dietro al compagno di squadra.

Giro 31- Si ferma Bottas, il primo dei big.

Perché è fondamentale il Team Radio nella moderna F1? Per via della gestione riguardo la taratura del differenziale, settaggio del carburante, di ali e di carico aerodinamico. Oltre alle strategie ed alla configurazione motore.

Giro 27- Hamilton invece può solo ascoltare quanto gli comunicano dal box, senza poter rispondere a voce. Un problema al team radio per la Mercedes. Solo “One Way” per lui.

Giro 26- Raikkonen sempre più vicino a Vettel, che accusa un piccolo problema allo sterzo in fondo al dritto. Dal muretto non ravvisano alcun guasto, vedremo se la cosa si evolverà.

Giro 25- Non è ancora cominciata la girandola dei pit stop. Complici i primi cinque giri sotto Safety.

Giro 23- Ai box di Grosjean non hanno fatto un buon lavoro, avvitando male la posteriore sinistra. Il pilota Haas non riesce a rientrare, è out.

Giro 21- Rientra Grosjean che stava perdendo pressione sulla sua anteriore sinistra. Lo stesso motivo che condusse alla foratura di Vettel a Silverstone.

Ricciardo è intervenuto ai microfoni italiani: “per lui nessuna parola buona, mi aspetto che venga da me e che parli da uomo. È giovane, ma è un errore grosso. Non ho più parole.”

Negli ultimi tre giri Raikkonen si è avvicinato sensibilmente al compagno di squadra. Siamo sotto ai 3 secondi.

Giro 14- Vettel ha 3.5 secondi di vantaggio su Raikkonen, che a sua volta ha staccato Bottas di oltre 5 secondi.

Giro 11- Non sono stupefacenti i rilievi cronometrici Mercedes. Entrambe stanno perdendo terreno. Verstappen sta rimontando su Bottas e guadagnando su Hamilton.

Giro 7- Non la passa liscia Verstappen: per lui 10” di penalità da scontare durante il Pit Stop. Ne approfitterà Hamilton che gli è dappresso.

Giro 6- Rientra la Safety Car, ricomincia la contesa dopo la partenza. Subito Hamilton all’attacco.

Giro 5- Le due Sauber ne approfittano e si fermano subito ai box. Attenzione perché c’è ancora la Safety Car e il degrado gomme diverso rispetto al “regime gara” potrebbe cambiare le carte in tavola per le strategie.

I commissari stanno ancora pulendo la pista nel punto in cui Ricciardo si è fermato.

Giro 4- Le Force dia sono ora 8° e 10°, buono lo spunto al via. Le McLaren sono ancora nella top-10, Sainz è partito molto bene ed è sesto.

Giro 3- Erano 75 gare che Ricciardo non si arrendeva causa incidente. Un pericolo in meno per le Rosse.

Analisi partenza: Kimi ha coperto il compagno di squadra, azione perfetta. Bottas e Hamilton si sfiorano, mentre il fratricidio avviene in casa Red Bull, con Verstappen, ora terzo, che tocca con violenza Ricciardo. Entrambe le vetture del “Toro” erano partite piuttosto forte.

PARTITI: FERRARI DAVANTI! OTTIMO SPUNTO RED BULL DI VERSTAPPEN, HAMILTON QUINTO!

IL PUNTO CHIAVE: la partenza. Se le Rosse dovessero sbucare dalle prime due curve col muso davanti, le probabilità di vittoria s’innalzerebbero. In Ungheria è difficile superare, per cui la doppietta conquistata ieri potrebbe valere il 70% del GP.

Sono previsti ben settanta giri all’Hungaroring. La fatica e il degrado meccanico (oltre a quello pneumatico) sono fattori da tenere in considerazione. Ma la Ferrari resta favoritissima grazie al suo perfetto bilanciamento aerodinamico.

Le strategie possibili sono due: una o due soste. La seconda potrebbe risultare più performante, anche per via delle alte temperature, ma il problema del traffico va tenuto in considerazione. Specialmente dopo Silverstone, l’attenzione è tutta rivolta alla tenuta delle SuperSoft.

Un dato incoraggiante: Vettel ha vinto nove delle ultime dieci gare in cui è partito dalla Pole Position.

Buongiorno amici sportivi da Budapest. C’è il sole che splende all’Hungaroring dove andrà in scena l’ultimo episodio della prima parte del mondiale F1. Ai team sarà concesso un periodo di ferie prima di riaccendere i motori il 27 agosto.

La Ferrari ha dominato al sabato, sfrecciando in qualifica. Le premesse, la griglia di partenza e la conformazione del tracciato sembrano congeniali alla Rossa. Tutti si aspettano un grande risultato oggi.

Restate sintonizzati su ModenaSportiva per la diretta del GP Ungheria in live streaming dalle 14.

Qualche statistica ungherese:

  • è la partenza numero 50 per Sebastian Vettel con la Ferrari. 27 podi e 6 vittorie sin qui. Quella di ieri è stata la sua 48esima pole in carriera.
  • 6 successi Ferrari all’Hungaroring.
  • la Ferrari ha conquistato la terza Pole del 2017. L’ultima volta ci riuscì nel 2008.
  • Ricciardo, Raikkonen, Vettel ed Hamilton hanno già vinto all’Hungaroring. Per Bottas il miglior traguardo è stato un ottavo posto.
  • il record di podi qui è di Raikkonen: ben sette.
  • è invece di Hamilton il maggior numero di giri condotti in testa in Ungheria: 344. Segue Alonso a 141, Vettel 98.

C’è stato un piccolo problema sulla vettura di Vettel questa mattina. Una perdita idraulica nel comparto del cambio, prontamente individuata dai meccanici del Cavallino. La sostituzione di alcune componenti non avrà alcuna conseguenza in griglia per Vettel.

L’unica differenza in griglia (vedi sotto) riguarda lo start di Hulkenberg, penalizzato di cinque posizioni: da 7° a 12°. Inoltre Kvyat ha subìto un arretramento di tre posizioni: ha ostacolato Stroll in Q1. Non c’è Felipe Massa, vittima di un virus intestinale. Al suo posto Paul Di Resta, ex pilota del Circus che durante i week-end dei Gran Premi fa il commentatore.


COSÍ IN GRIGLIA

POS
DRIVER
CAR
Q1
Q2
Q3
LAPS
1
SEBASTIAN VETTEL
FERRARI
1:17.244
1:16.802
1:16.276
14
2
KIMI RÄIKKÖNEN
FERRARI
1:17.364
1:17.207
1:16.444
14
3
VALTTERI BOTTAS
MERCEDES
1:18.058
1:17.362
1:16.530
18
4
LEWIS HAMILTON
MERCEDES
1:17.492
1:16.693
1:16.707
17
5
MAX VERSTAPPEN
RED BULL RACING TAG HEUER
1:17.266
1:17.028
1:16.797
14
6
DANIEL RICCIARDO
RED BULL RACING TAG HEUER
1:17.702
1:17.698
1:16.818
14
7
NICO HULKENBERG
RENAULT
1:18.137
1:17.655
1:17.468
14
8
FERNANDO ALONSO
MCLAREN HONDA
1:18.395
1:17.919
1:17.549
17
9
STOFFEL VANDOORNE
MCLAREN HONDA
1:18.479
1:18.000
1:17.894
17
10
CARLOS SAINZ
TORO ROSSO
1:18.948
1:18.311
1:18.912
19
11
JOLYON PALMER
RENAULT
1:18.699
1:18.415
14
12
ESTEBAN OCON
FORCE INDIA MERCEDES
1:18.843
1:18.495
16
13
DANIIL KVYAT
TORO ROSSO
1:18.702
1:18.538
15
14
SERGIO PEREZ
FORCE INDIA MERCEDES
1:19.095
1:18.639
15
15
ROMAIN GROSJEAN
HAAS FERRARI
1:19.085
1:18.771
15
16
KEVIN MAGNUSSEN
HAAS FERRARI
1:19.095
9
17
LANCE STROLL
WILLIAMS MERCEDES
1:19.102
9
18
PASCAL WEHRLEIN
SAUBER FERRARI
1:19.839
9
19
PAUL DI RESTA
WILLIAMS MERCEDES
1:19.868
11
20
MARCUS ERICSSON
SAUBER FERRARI
1:19.972

LE QUALIFICHE

Una tempesta rossa si è abbattuta ieri, sia al mattino che al pomeriggio. Intertempi record hanno permesso a Vettel e Raikkonen di piazzarsi in prima fila, mai in discussione. Le Mercedes, nonostante un ottimo tempo di Hamilton in Q2, partiranno in seconda fila.

Ci si aspettava di più anche dalle Red Bull, in terza. Buoni gli spunti di McLaren e Renault. Alonso per la prima volta è cautamente soddisfatto, nonostante un 7° posto non possa esaltarlo eccessivamente. In difficoltà le Force India, entrambe eliminate in Q2, così come le Williams, che hanno abbandonato la contesa addirittura in Q1. Clicca qui per rivivere le emozioni del sabato.

IL CIRCUITO

Non tragga in inganno il cronometro “breve”. Si tratta di un tracciato lento, impervio, di solito poco divertente. Tuttavia tutti i precedenti, e la logica, farebbero pendere i favori del pronostico verso la Ferrari. Gli unici punti salienti sono in partenza: le curve uno e due, peraltro entrambe scoscese.

Ci sono ben 800 metri dal via alla prima staccata, il che renderà cruciale l’accelerazione al via. Il poco grip dell’asfalto non avrà fatto piacere ai tecnici gomme Ferrari, specialmente dopo Silverstone. Le chiavi di un buon assetto sono il “passo corto” ed un notevole carico aerodinamico.

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