
(Foto Carpifc1909.it)
Con il tramonto definitivo dell’era targata Fabrizio Castori, per il Carpi, ne è iniziata una nuova con il nome di Giuseppe Sannino. Ieri l’ex tecnico del Siena ha diretto il suo primo allenamento al Cabassi, i tifosi lo hanno salutato con calore ma non è mancato del malumore verso il Direttore Sportivo Sogliano, questo è dovuto (forse) dall’enorme affetto che i tifosi provavano per l’uomo della storica promozione in A e per colui che ha reso quella squadra, quel gruppo che ha dominato lo scorso campionato di B, immortale.
Come si è detto, è iniziato un nuovo percorso targato Sannino, lui è sicuramente un uomo di fiducia del DS ex Verona, oggi si è presentato, queste le sue prime parole da tecnico del Carpi “C’è una classifica e questa ci impone di lavorare e basta. Ieri, nel primo approccio con la squadra, ho notato che questi ragazzi hanno dato tanto per il Carpi. Penso che durano ancora tantissimo – continua il nuovo allenatore biancorosso – questo gruppo va incoraggiato, i ragazzi hanno la consapevolezza di essere ultimi in classifica e loro devono continuare a vivere la storia che li ha portati ai fasti della notorietà. Noi dobbiamo cercare di mantenere la categoria – indica la rotta – non so come, ma dobbiamo cercare di farcela.”
Sannino continua il suo discorso “In tre giorni non si possono fare miracoli, nessuno ha la bacchetta magica, il mio compito è quello di dare più certezze possibile, partendo dall’ultima partita che la squadra ha fatto, cercando di far capire come si riparte dopo aver fatto tantissimi errori. In tre giorni non posso entrare nella testa dei ragazzi, Sannino ha il dovere – si riferisce a se stesso – di fare andare in campo i ragazzi,in vista della delicatissima partita col Torino, sapendo che l’avversario è più forte di noi ma dobbiamo essere convinti di riuscire a scalare la montagna.”
Di Filippo Mattioli