La domanda, in questi casi, è una sola: bravi loro, o sciocchi noi? Un interrogativo che ha privato del sonno Eusebio Di Francesco, arrabbiato e sconsolato nel post-partita. Succede tutto nella ripresa al “Ferraris”, dopo un primo tempo equilibrato e una sola opportunità capitata sui piedi di Bruno Fernandes.
Apre le danze Ricci, al 64′, trasformando in rete un perfetto cross di Ragusa. La sciabola della partita finisce tutta nelle mani degli uomini di EDF, contro una Samp che non riesce a rimettere il match su binari favorevoli. Sempre più nervosismo per i padroni di casa che, al 73′, subiscono l’infilata che pare una sentenza: Pellegrini vede Ragusa, diagonale e 2-0. Come l’aveva preparata, come l’aveva sognata, come la voleva vincere, il Sassuolo. Ma, benché manchi solo un quarto d’ora alla fine, le emozioni non sono nemmeno cominciate in un finale thrilling. Che, come ogni finale, ha un prequel che sa già di amaro quando Matri, da poco entrato, cestina il netto 3-0 a -8 dal novantesimo.
Cambia tutto, perché 120 secondi dopo Quagliarella vola sul filo del fuorigioco e, davanti a Consigli, colpisce il palo, prima che la sfera gli ritorni precisamente sui piedi per insaccare a porta sguarnita. Un avviso per gli ospiti: la buona sorte non è tornata. Anzi, è più infame di prima. Un giro di lancetta dopo, il proseguo dell’horror neroverde. Acerbi, tutto solo, incespica sul pallone, lasciando una prateria a Quagliarella e Muriel. Il colombiano, fino a quel momento taciturno e tranquillo, la insacca senza problemi e aggancia gli ospiti. 2-2. Finita qui? Macché. Al novantesimo ancora Muriel, drogato dal goal, crea scompiglio nell’area sassolese, serve Schick che viene steso malamente da Antei. Penalty che lo stesso Muriel non sbaglia. 3-2 è il punteggio finale, pubblico blucerchiato in visibilio e pronostici (di goal e uomini) rispettati in pieno.
Partita pazza, Sassuolo sfortunato ed ingenuo, come dice Di Francesco nel suo slang molto meno edulcorato. Un Di Francesco che a fine gara non riesce nemmeno a trovare le parole per commentare una sconfitta del genere, limitandosi a ripetere una massima già sciorinata in tempi non sospetti: “appena ci giriamo, prendiamo uno schiaffo”. Aggiungendo, nella contingenza del match, che “avrebbe fatto meglio a rimanere a casa. La sconfitta è assurda, dobbiamo maturare molto e crescere. La colpa è nostra, ma fare 85 minuti alla perfezione e perdere 3-2 è lo specchio dell’annata particolare”.
Risponde poi ai tifosi che si chiedono quale sia l’obbiettivo dei neroverdi in questa stagione: “il Sassuolo dovrà sempre salvarsi”. Vola basso il tecnico, scottato da una sconfitta assurda che non fa altro che protendere la striscia negativa di sconfitte, ora a quota 4. Con altre due trasferte tortuose sullo sfondo: giovedì a Bilbao, in Europa League, “per fare i 3 punti”. Poi lunedì 28 a Napoli.
Nel frattempo meglio non guardare la classifica e benedire le ultime quattro della classe…
di Gigi Ferrante
(foto tratta dal sito ufficiale Sassuolo)