
Una delle certezze per la prossima stagione del Modena Volley è la non riconferma dell’attuale coach Lorenzo Tubertini. Il Direttore Sportivo Sartoretti è alla ricerca del giusto profilo a cui affidare la nuova squadra. Cerchiamo di fare chiarezza tra sogni e possibilità concrete.
IL GRANDE OBIETTIVO
L’uomo preferito della Pedrini viene dalla Bulgaria e porta il nome di Radostin Stoytchev. Il tecnico è stato più volte accostato alla panchina gialloblù, e si parla addirittura di alcuni viaggi della presidentessa e di Sartoretti in Bulgaria per cercare di convincerlo ad accettare l’offerta. Ma il vincente coach per venire ad allenare sotto la Ghirlandina ha bisogno di un progetto chiaro e pieno controllo sulle scelte di mercato. Inoltre non sarebbe ben voluto sia da alcuni giocatori in rosa, sia dall’intera tifoseria canarina che più volte nel corso delle sfide con Trento ha intonato cori scurrili nei confronti dello stesso Stoytchev.
IL PADRE CON IL FIGLIO
Un altro nome suggestivo è quello di Bernardinho, l’ex coach della nazionale verdeoro e trionfatore all’ultima Olimpiade. Si tratterebbe di un ritorno, perchè ha già allenato Modena nella stagione 1992-1993 senza avere molta fortuna. Insieme a lui tornerebbe anche suo figlio Bruninho, anzi molte voci danno già per fatto un suo arrivo per quest’estate. Bernardinho ha appena vinto il suo quinto titolo di fila con la sua squadra femminile in Brasile e, in una recente intervista, ha dichiarato che potrebbe entrare nello staff del neo tecnico verdeoro Dal Zotto. Perciò il ritorno della coppia padre-figlio è più un sogno romantico che una possibilità reale.
GLI ALTRI
Infine ci sono una serie di profili che potrebbero diventare una sorpresa. In primis Daniel Castellani: il mister argentino è stato accostato nelle scorse settimane anche a Civitanova, ma i marchigiani sembra che abbiano dirottato su Medei. In secondo luogo c’è Luca “Bazooka” Cantagalli, ex bandiera gialloblu, che molto bene aveva fatto in A2 con Reggio. Per ultimo, ma da non trascurare, Mauro Berruto: l’ex ct della Nazionale è sempre stato apprezzato dalla Pedrini, però forse non è il profilo ideale per gestire un gruppo come quello gialloblu, visto lo scandalo che colpì la Nazionale durante la World League nell’estate 2015.
di Mattia Amaduzzi
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