Terzo successo in otto giorni. Un precampionato che regala ottime indicazioni quello della Liu•Jo Modena che dopo Bergamo e Novara batte anche Conegliano nella finale della Palladium Cup aggiudicandosi, quindi, il trofeo in un palasport gremito di appassionati. Non ci sono ancora i tre punti in palio, ma vincere è sempre un buon viatico per approcciarsi al campionato con il giusto morale e la compagine bianconera, in questa due giorni di gare, lo ha fatto imponendosi contro due delle avversarie più titolate ad essere protagoniste ad alti livelli. Ottimo anche il ritorno di Samanta Fabris che dopo le belle cose mostrate al Mondiale si conferma vero e proprio punto di riferimento per Modena conquistando il titolo di MVP del torneo. Dopo il forfait di Folie nella giornata di ieri a scopo precauzionale, coach Beltrami ha potuto quest’oggi scegliere fra tutte le sue tredici atlete e la bolzanina ha trovato spazio nel sestetto iniziale in posto tre assieme ad Heyrman. Per il resto formazione ormai ‘classica’ con Rondon al palleggio, Fabris opposta, Rousseaux e capitan Piccinini in posto quattro con Arcangeli libero.
Dall’altra parte della rete le campionesse del mondo Glass, al palleggio, e Adams al centro. Opposta è la bulgara Nikolova, Barazza la seconda centrale, Fiorin e Ozsoy i posti quattro con De Gennaro libero. Come nella partita di ieri è una partenza diesel quella di Modena che in avvio concede qualcosa a Conegliano, trovando poche soluzioni in attacco rispetto al potenziale ben noto e mostrato nei set successivi. Dal secondo set, però, sale d’intensità tutta la squadra in tutti i fondamentali. Folie diventa una presenza davvero fastidiosa a muro per le avversarie, Fabris, Rousseaux e Piccinini macinano punti in attacco e in volata le bianconere pareggiano i conti. Senza storia il terzo set, dove Modena fa quel che vuole in attacco e dalla battuta mette in grossa difficoltà le avversarie, mentre nel quarto c’è autorità e grande attenzione per sfruttare le occasioni concesse e non voltarsi più indietro.