
Gara 2 tra l’Azimut e la Lube è stata forse la partita più spettacolare della stagione. Entrambe le formazioni si sono date battaglia e hanno lottato intensamente su ogni pallone, il tutto all’interno del Palapanini addobbato e pieno come nella scorsa finale scudetto. La vittoria finale dei canarini è stato un chiaro segnale che i gialloblu hanno lanciato alle altre formazioni: la squadra che perdeva malamente il 5 marzo in casa con il Verona ormai sembra un vago ricordo. Per molti aspetti gara 2 è stato il match delle conferme e delle rinascite.
La conferma più bella è sicuramente quella di Ngapeth. Il francese sta attraversando un momento di forma migliore della sua carriera, e le statistiche lo dimostrano: in semifinale ha una media di 27 punti a partita con il 59% di positività in attacco. Dopo aver vinto il premio come miglior giocatore dei quarti, ha ricevuto pure quello di miglior giocatore della settimana di Champions. Infine l’accoglienza che gli è stata riservata dal Palazzetto domenica scorsa, è qualcosa di totalmente nuovo per il mondo della pallavolo: difficilmente si è vista un’empatia tale e un amore incondizionato del pubblico per un giocatore di volley.
Le rinascite invece sono quelle di Orduna e Petric. Il capitano in gara 1 è stato uno dei peggiori in campo tanto che, a fine partita, aveva recitato il mea culpa. Ma il forte schiacciatore serbo non si è perso d’animo, riscattandosi al Palapanini diventando mvp del match. Infine sembra che un po’ di sano spirito di competizione abbia fatto bene ad Orduna. Infatti con l’arrivo di Travica, i due palleggiatori si sono dati spesso il cambio, ed entrambi quando sono stati chiamati in causa, hanno dato il loro contributo. In particolare il regista argentino si è messo a capo chino a lavorare e ad aspettare l’occasione giusta per riprendere in mano la squadra, che aveva perso nelle ultime partite della regular season.
La Lube e l’Azimut si ritroveranno di fronte mercoledì 5 aprile, sempre al Palazzetto, per il match d’andata dei quarti di Champions. Vedremo a chi avrà giovato di più la pausa forzata.
Capitolo mercato: in questi giorni stanno girando molte (forse troppe) voci di mercato intorno alla squadra. Dall’arrivo del tecnico bulgaro Stoytchev, al ritorno del figliol prodigo Bruninho… se ne saprà qualcosa di più a play off conclusi. Certo che se coach Tubertini dovesse finire la stagione con un successo, allora sarebbe complicato mandarlo via.
di Mattia Amaduzzi
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