
Le parole di coach Tubertini in vista del match di andata di Champions tra l’Azimut e la Lube.
E’ il caso di dire mister, finalmente si torna in campo…
Si è stato un periodo di sosta relativo, in cui abbiamo avuto la possibilità di ripristinarci fisicamente e lavorare su alcuni aspetti tattici. Domani ci ripresentiamo in campo per affrontare una nuova sfida in Champions League.
Come si prepara un mese di fatto contro un unico avversario?
Vivendo al meglio la quotidianità, fissando bene i punti sui quali lavorare e su quali migliorare. Dobbiamo ricordarci qual è il nostro percorso e dove vogliamo arrivare.
Prima di questa pausa avevate un vantaggio psicologico. Ora si è azzerato o ripartite da lì?
Edgar Morin (filosofo francese) cita una bella frase che dice: “La speranza non ha certezze, ma sa che il cammino si fa con l’andare”. Le nostre certezze in questo momento sono il nostro cammino, che abbiamo deciso di affrontare tutti insieme e che ci ha portato qui oggi a riaprire un campionato e a farci trovare pronti e protagonisti nel momenti importanti. Vogliamo scoprirci, inoltre abbiamo raggiunto grandi consapevolezze. Sappiamo che possiamo stare in campo nel bene e nel male; l’ultima volta ci ha visti giocare ad un livello che ancora non eravamo riusciti a toccare, riuscendo allo stesso tempo ad abbassare il livello della Lube. Adesso siamo chiamati a rimanere in questo valzer, contro una squadra stabile e molto forte. Dovremo mantenere lo stesso livello di gioco che abbiamo raggiunto in gara 2.
Molto importante sarà questa prima sfida di Champions. Che Lube ti aspetti?
Mi aspetto una squadra determinata, con grosse consapevolezze, soprattutto nell’attacco e cambio-palla; è molto solida anche nella fase muro e difesa. Quindi mi aspetto una Lube che arriverà qui aggressiva. Noi d’altra parte giochiamo in casa, e partiamo dal pronostico di 0-0. Affronteremo questa gara tranquilli, sereni, consapevoli e cercando di fare del nostro meglio.
Le due squadre si conoscono a memoria e sanno cosa aspettarsi. Saranno dunque i singoli e l’ambiente a fare la differenza? Ci sono tanti aspetti in gioco. Sappiamo qual è il loro stile di gioco, poi ci sono gare che presentano tanti aspetti anche tattici. Però ogni match ha una storia a sè, vedremo ora cosa ci proporranno. Sappiamo che quello che abbiamo raccolto la scorsa volta forse non riusciremo a raccoglierlo in questa. Quindi dobbiamo essere pronti ad essere efficaci in altri aspetti del gioco. Penso che in questi momenti qua, la conoscenza della propria dimensione e la tranquillità che ci accompagna possa fare la differenza. Su questo siamo preparati; mi aspetto che disputeremo una grande partita davanti al nostro pubblico, sperando di raccogliere il miglior risultato possibile.
In questi dieci giorni si sono un po’ oliati i meccanismi di gioco tra Travica ed il resto dei compagni?
Si abbiamo lavorato tanto. Ogni allenamento è prezioso come l’oro perché i giocatori si conoscono sempre meglio. Lavoriamo tutti insieme e siamo pronti per giocare. Oggi abbiamo un’altra rifinitura e domani vedremo come affrontarli.
Rispetto all’ultima partita, in quali aspetti attendi dei miglioramenti e in quali delle conferme? L’impegno che hanno compiuto per arrivare dove sono è stato parecchio. Adesso è importante non guardare troppo avanti, ma rimanere fissati sul quotidiano, e non andare oltre da quello che stiamo vivendo.
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