Archiviata la stagione, ora la società del Modena Volley ha cominciato la sua partita: la programmazione e pianificazione della prossima annata, cercando di evitare gli errori commessi in passato. Però la scorsa settimana la notizia di un possibile ingresso di nuovi soci (leggi qui), che rilevassero il 100% delle quote societarie, aveva preoccupato e scosso i tifosi canarini. In questi giorni la presidentessa Catia Pedrini, in un intervista, ha smentito un suo addio, ma ha ammesso che sta cercando nuovi partner che l’affianchino.
Oltre ai dubbi riguardo all’assetto societario, ce ne sono anche su quale formazione scenderà in campo per la stagione 2017/2018. Le uniche certezze al momento sono rappresentate dai giocatori che hanno rinnovato nei mesi scorsi (Ngapeth, Holt e Rossini) e quelli con un altro anno di contratto (Petric). I primi tre citati sicuramente saranno le colonne portanti del sestetto titolare; se Rossini ha faticato molto durante questi ultimi mesi, Ngapeth e Holt sono sempre stati gli ultimi ad arrendersi, specialmente il francese. Paradossalmente “Monsieur Magique” ha disputato la sua post-season migliore da quando veste la casacca gialloblu; ma questo non è stato sufficiente a permettere a Modena di centrare uno dei principali obiettivi, ossia la finale scudetto. Petric, invece, per la prossima stagione potrebbe diventare il primo cambio del prossimo allenatore (il famoso Mister X), visto che uno degli obiettivi di mercato di Sartoretti è quello di affiancare a Ngapeth un altro top player di posto 4. Uno dei problemi maggiori di quest’anno è non aver avuto ricambi all’altezza dei titolari; perciò un già acciaccato Petric ha dovuto tirare la carretta a lungo e di questo ne ha risentito il suo rendimento.
Mentre i giocatori in forse sono Vettori e Piano (sui quali aleggia l’ombra delle Dolomiti trentine), Orduna (difficile una su riconferma) e Massari. I partenti sicuri invece sono la grande delusione Le Roux e il palleggiatore Travica.
Adesso il Modena Volley dovrà guardare la sfida tra Civitanova e Trento comodamente seduta sul divano, magari tifando per quell’Angelo Lorenzetti, ora sulla panchina di Trento e alla sua terza finale consecutiva, andato via forse troppo presto.
di Mattia Amaduzzi
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