GIACOBAZZI, IL MARATONETA DEL FUTURO

Da sempre a Modena e provincia c’è una spiccata vocazione per le discipline sportive e tra queste c’è anche l’atletica leggera, sport in cui il diciottenne pavullese Alessandro Giacobazzi ha già ottenuto risultati di assoluto rilievo e che vuole continuare a migliorare, nonostante il suo 2014 gli abbia già dato davvero parecchie soddisfazioni sia a livello nazionale che anche internazionale. Pubblichiamo l’intervista al giovane atleta de La Fratellanza, cresciuto nell’Atletica Frignano, uscita su un precedente numero di Vivo.

Alessandro, quando è nata la tua passione per l’atletica leggera?
Per me correre è sempre stato un piacere e fin da piccolo ho praticato diversi sport, come ad esempio lo sci di fondo, la mountain bike, il nuoto e ovviamente l’altetica. In tutto questo sono stato avvantaggiato dal fatto di avere in famiglia dei fratelli che praticavano gli stessi sport e che mi hanno un po’ spianato la strada. In prima media ero a un bivio tra la corsa e lo sci di fondo; alla fine ho scelto la prima, anche perchè il gesto della corsa per me è bellissimo.

Il tuo 2014 è stato fino ad ora ricco di risultati…
La stagione non è partita nel migliore dei modi nel cross, mentre ho lavorato molto sulla preparazione della mezzamoratona e il 16 febbraio a Verona sono diventato campione italiano juniores di questa specialità. E’ stata una vittoria che mi ha ripagato di tutti i sacrifici fatti. Nel cross sono arrivato terzo nei campionati italiani, ma grazie al mio risultato e a quello dei miei compagni di squadra, La Fratellanza è diventata Campione d’Italia. Ad inizio aprile invece sono arrivato secondo ai campionati mondiali di cross.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
Innanzitutto l’obiettivo di sempre è quello di entrare in un gruppo sportivo militare, perchè mi piacerebbe che l’altetica diventasse la mia professione in futuro. Spero di fare un bel risultato a giugno nei campionati nazionali dei 5000 metri e nei diecimila mi vorrei stare sotto i 31 minuti.

Nel mondo dell’altetica hai dei modelli di riferimento?
Da sempre ammiro molto Gelindo Bordin e Stefano Baldini; entrambi sono riusciti ad ottenere la medaglia d’oro olimpica nella maratona. Sono riusciti in questa grandissima impresa e non è cosa da poco. Vincere la maratona alle Olimpiadi è il mio sogno nel cassetto, visto che per caratteristiche sono portato per le lunghe distanze.

Riesci a coniugare allenamenti e studio?
A volte non è semplicissimo, ma ce la faccio ancora senza troppi problemi, a volte mi alleno anche il mattino prima di andare a scuola e la sera dopo aver studiato. Correre è la mia passione e sono sacrifici che faccio volentieri.

Segui altri sport oltre all’atletica leggera?
Mi piace molto il ciclismo e mio fratello, quest’anno, proverà a passare da dilettante a professionista.

Fuori dallo sport hai qualche interesse in particolare?
Mi piace ascoltare musica, ma le mie giornate sono così piene che, per avere degli hobby, mi ci vorrebbero dei giorni di quarantotto ore. Ventiquattro non bastano.

FRANCESCO BEDONI
www.vivomodena.it