
Il Rugby è uno sport di contatto, in quanto il confronto fisico tra i giocatori è una costante del gioco. Al contempo però è essenziale il rispetto delle regole e dell’avversario. “Il rugby è famoso anche per il terzo tempo, che ne mostra un aspetto fondamentale – ci spiega Riccardo Nolfo, responsabile dell’associazione Rugby Blues 2008 – si tratta di un momento post partita, interamente dedicato alla degustazione di pasti e bevande, offerti dalla squadra ospitante”.
Quando nasce la vostra società?
L’associazione nasce a Persiceto nel 2008. Dopo 4 anni siamo stati costretti a trasferirci a Sant’agata Bolognese, poiché i campi da calcio del paese non erano più disposti ad accettarci. Venne quindi presa la decisione di cambiare il nome della associazione da “Persiceto Rugby 2008” a “Rugby Blues 2008”. Avendo optato per un nome neutro, abbiamo avuto la possibilità di lavorare nel territorio di terre d’acqua senza sentirci legati a nessun paese. “BLUES” perché i colori sociali sono bianco blu, 2008 perché è l’anno di fondazione
Il rugby è uno sport per tutti?
Il rugby è uno sport per tutte le taglie. Non importa quanto sei alto, quanto pesi o che doti atletiche hai. Nel gioco del rugby un ruolo adatto si trova sempre e per i bambini è uno sport naturale, dinamico e mai ripetitivo
Quanto è diffuso questo sport sul nostro territorio?
Nei comuni di terre d’acqua ci siamo solo noi. Abbiamo la sede legale a Persiceto ma giochiamo a Sant’Agata Bolognese. Per incontrare campi da rugby bisogna andare a Bologna, Modena o Pieve di Cento. La nostra associazione ha come obiettivo lo sviluppo e la diffusione di questo gioco nel nostro territorio. Un bel progetto che stiamo portando avanti col massimo impegno.
In quali categorie giocano le vostre squadre?
La stagione passata, 2017/18, abbiamo partecipato ai concentramenti mini rugby regionali con le categorie under 8 – 10 – 12. Non c’è classifica, i bimbi giocano dei piccoli tornei in base al numero di squadre presenti, di solito la domenica mattina dalle 10 alle 12. Con l’under 14 abbiamo disputato il campionato regionale. E’ andata molto bene. Dall’anno prossimo i ragazzi che passano di categoria disputeranno il campionato regionale under 16. Per noi è una bellissima soddisfazione e non vediamo l’ora di iniziare.
Organizzate qualche tipo di evento per richiamare l’attenzione sul rugby e sulla vostra società?
A metà settembre a Sant’agata Bolognese si terrà la festa dei 10 anni della nostra associazione. Appena abbiamo definito il tutto lo pubblicheremo sulla nostra pagina facebook. Di sicuro, per il secondo anno, ci sarà il BLUES RUGBY CAMP. Una settimana, dalle 8 alle 17:30, di rugby e multi sport per esperti e principianti. Abbiamo un ottimo riscontro e per le famiglie è un modo di conoscere il rugby e decidere se far iniziare al figlio o alla figlia il percorso annuale che inizia a settembre.
Che consiglio si sente di dare ai ragazzi e alle famiglie che per la prima volta si vogliono approcciare a questo mondo?
Di provare. C’è molta ignoranza e pregiudizio su questo sport. Provando a mescolarsi con questo mondo, sono sicuro che nessuno resterà deluso. È uno sport sano che accompagna nella crescita psicofisica i più piccoli, facendoli giocare in un ambiente sano e costruttivo.
FP
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