TERMINA A NOCI IL SOGNO SCUDETTO DELLA TERRAQUILIA CARPI.

Alla sirena che annuncia la fine dell’incontro il tabellone recita Junior Fasano – Terraquilia Carpi 29-19, risultato che permette ai fasanesi di completare la rimonta e di accedere alla finale scudetto, dopo aver perso al PalaBursi di Rubiera per 29-21. Il risultato dell’andata dava un buon margine al Carpi, ma al PalaIntini di Noci i pugliesi sono partiti subito col turbo, trovando già nel finale di primo tempo un +9 che garantiva il pass per la finale tricolore. A coach Serafini è mancata la freccia più velenosa del suo arco, ossia Skatar, che a Rubiera aveva infilzato per ben 12 volte il portire pugliese Fovio. Il numero 16 fasanese ieri ha riscattato l’opaca prestazione di sabato scorso, ma va anche detto che la squadra biancorossa ha dovuto affrontare un clima perennemente ostile sul parquet pugliese, totalmente differente dall’atmosfera di festa che si era respirata invece sabato scorso in quel di Rubiera. Adesso è ora di smaltire la delusione e di cominciare a pensare al prossimo campionato, con il ds Cerchiari che dovrà trovare un sostituto di Skatar (che tornerà a giocare in Francia nel Rennes) e non sarà impresa facile. L’ossatura della squadra però è di primissimo livello e Da Malavasi a Marrochi, da Basic a Polito, da Di Matteo a Tojcic e con un coach come Davide “Stecca” Serafini c’è tanta qualità in questa squadra e sicuramente la pallamano carpigiana l’anno prossimo sarà nuovamente ai nastri di partenza per inseguire il sogno scudetto. Resta ancora da sciogliere il nodo palazzetto, con il PalaVallauri che è troppo piccolo per ospitare incontri come la semifinale scudetto contro il Fasano. Sarà importante capire che soluzioni verranno adottate, per impedire che il sodalizio carpigiano sia costretto a giocare in “esilio” tutta la prossima stagione.

FRANCESCO BEDONI