Deluso per non aver raggiunto la poule promozione, ma per nulla abbattuto, perché la strada è lunga e insieme si può arrivare lontano. Luigi Faraone, capitano del Modena Rugby 1965, analizza la prima parte di stagione, iniziata bene e conclusa con quattro ko di fila: “Noi non siamo quelli visti nell’ultimo mese, ne siamo convinti, ma ora dobbiamo dimostrarlo sul campo. In questi primi mesi ci sono mancati alcuni giocatori di esperienza, in particolare Rovina, che in campo si sente ed è capace di dare ordine al nostro gioco. In vista della seconda fase dobbiamo migliorare tanto anche in mischia chiusa: in serie B è fondamentale, come hanno dimostrato diverse partite del girone precedente. Dobbiamo raggiungere la salvezza e al più presto, questo deve essere il nostro nuovo obiettivo. Sono convinto che possiamo farcela, soprattutto con il ritorno imminente di alcuni elementi importanti, e non penso solo a Rovina, ma anche a Gibellini e Maccaferri“.
Protagonista già con la squadra targata Donelli di coach Shaun Huygen, Faraone è uno dei simboli di questo Modena. Prodotto delle giovanili geminiane, nelle ultime quattro stagioni è stato un vero e proprio pilastro in prima linea, con le sue 72 presenze su 76 partite totali: “Sapevamo che quest’anno sarebbe stata dura, siamo una squadra giovane e in questa categoria l’esperienza fa la differenza, ma il calo dell’ultimo periodo non è giustificabile. I conti li faremo a fine stagione, ora è il momento di lavorare e continuare a crescere, i presupposti per fare bene ci sono, l’entusiasmo non manca e già dalla partita con Paganica vogliamo dimostrare il nostro vero valore“.
(Foto di Sara Bonfiglioli)